Depurazione

Il trattamento delle acque di scarico provenienti dal territorio rappresenta un’importante fase della gestione del ciclo idrico di BrianzAcque che, come atto finale, restituisce all’ambiente una risorsa preziosa come l’acqua, contribuendo alla salvaguarda dei nostri fiumi e al miglioramento dello stato di salute delle loro acque. 

Con oltre 70,9 milioni di metri cubi d'acqua depurata, circa 616.861 mila abitanti serviti residenti in 33 comuni, il servizio, concentrato nei due impianti di Monza e Vimercate, rappresenta un sistema di gestione efficiente in grado di consentire elevate economie di scala e la possibilità di applicare le più avanzate tecnologie disponibili sul mercato. La gestione dell’energia, la continua attenzione al monitoraggio dei reflui provenienti dal territorio con particolare riguardo agli scarichi produttivi, il recupero di risorse, il riutilizzo dei fanghi di depurazione, la deodorizzazione dell’aria sono tutte attività rilevanti che costituiscono il patrimonio del nostro agire quotidiano finalizzato a minimizzare l’impatto sull’ambiente. 
 

DEPURAZIONE
I Numeri

616.861
abitanti serviti

2
Depuratori
gestiti

70,9 mln di mc d'acqua
depurata

2
Le fasi della depurazione

Gli impianti di depurazione di BrianzAcque prevedono che il refluo (di origine civile ed industriale)  pervenga al reattore  biologico a “fanghi attivi” dopo avere subito inizialmente dei pretrattamenti di tipo fisico volti a separare dal refluo fognario  le componenti  solide costituite da materiale grossolano (tramite la grigliatura fisica), le sabbie (tramite la dissabbiatura) e gli olii e grassi ( tramite la disoleatura), quindi sottoposto ad un processo di  sedimentazione della componente inquinante sospesa nei liquami (sedimentazione primaria).

Il cuore del processo “a fanghi attivi” è rappresentato dal trattamento di tipo biologico dei reflui: questo trattamento avviene ad opera di microrganismi presenti sotto forma di fiocchi fangosi tenuti in sospensione nelle vasche di ossidazione biologica.

La popolazione di microrganismi (batteri, protozoi, metazoi, rotiferi, ecc..) cresce e si riproduce continuamente all’interno della vasca di ossidazione grazie all’ utilizzo del carbonio organico e dei nutrienti (principalmente azoto e fosforo) presenti nel refluo da trattare.

Questo processo di crescita e riproduzione batterica permette quindi di rimuovere le forme inquinanti disciolte nei liquami (nutrienti e molecole organiche) concentrandoli nel “fango attivo” composto dai prodotti del metabolismo cellulare e dalla massa batterica.

La miscela in uscita dalla vasca di ossidazione (fanghi attivi e refluo trattato), viene inviata alla sedimentazione secondaria, ove i fiocchi di fango attivo vengono separati per decantazione dall'effluente depurato che viene inviato ai trattamenti finali, mentre il fango viene ricircolato nella vasca di ossidazione biologica e in parte viene continuamente estratto come fango di supero da avviare a trattamento e smaltimento.

È necessario precisare che all’interno di questo processo vengono utilizzati anche reagenti chimici che coadiuvano il processo di rimozione dei nutrienti (de fosfatazione chimica) e che l’effluente depurato, prima di essere scaricato nel corpo recettore subisce trattamenti terziari di filtrazione e di disinfezione (tramite UV o dosaggio di acido peracetico) quest'ultimo necessario a rimuovere la carica batterica residua.
 

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