Al via la realizzazione di due nuove dorsali di acquedotto nell’area est della provincia di Monza e Brianza

Un grande progetto strategico per prevenire criticità future di approvvigionamento idrico determinate anche dal cambiamento climatico. Interessati i comuni di Concorezzo, Lesmo, Arcore e Usmate Velate. Circa due anni di lavori, 8,5 km la lunghezza complessiva dell’intervento e 5,8 milioni il costo dell’opera. Il Presidente e AD di BrianzAcque Enrico Boerci: “Impegnati a realizzare infrastrutture a tutela della risorsa idrica per rendere il territorio più resiliente rigenerandolo in chiave innovativa e sostenibile”
Data
Dove
La cantierizzazione in Viale della Brina ad Usmate Velate
Monza
5/7/2024

Maggiore facilità di approvvigionamento idrico nell’area Est della provincia di Monza e Brianza. Questo l’obiettivo del progetto strategico avviato in questi giorni da BrianzAcque per la realizzazione di due nuove dorsali di acquedotto con lo scopo di prevenire criticità future, determinate anche dal cambiamento climatico. Un’operazione infrastrutturale da 5,8 milioni di euro che coinvolgerà, su due distinte fasi, i territori di Concorezzo, Lesmo, Arcore ed Usmate Velate. Ci vorranno all’incirca due anni di tempo per realizzare circa 8,5 km di nuova rete. 

USMATE VELATE – ARCORE. In una prima fase, conclusa la cantierizzazione, si procederà alla posa della nuova dorsale con una condotta in ghisa a partire da via della Brina ad Usmate Velate fino all’incrocio tra via Gilera e via Fumagalli ad Arcore. Si realizzerà, così, l’interconnessione tra la rete di distribuzione di Arcore e la dorsale in esercizio di Usmate Velate. Su questo tratto, si prevede che i lavori andranno a concludersi nei primi mesi del prossimo anno.

LESMO – CONCOREZZO. Dopo l'estate, la seconda parte del progetto prevede di collegare la dorsale esistente di Burago Molgora-Concorezzo con le reti di acquedotto di Concorezzo, Villasanta e Lesmo. Per questa operazione si prevede di lavorare anche nel 2025 con l'orizzonte temporale di concludere l'intervento entro i primi mesi dell’anno 2026.

TECNOLOGIA NO-DIG. Lungo le tratte si incroceranno due attraversamenti ferroviari che coinvolgono le linee di Monza-Calolziocorte, Monza-Molteno e Seregno-Carnate. I cantieri non comportano alcuna interruzione del servizio grazie all’adozione della tecnica no-dig, più semplicemente “spingitubo”, che evitando di scavare non interferirà minimamente con i binari e le tre linee ferroviarie.

DISAGI RIDOTTI. L’opera non andrà ad impattare sui servizi che resteranno sempre attivi. Sono state elaborate, infatti, soluzioni progettuali per non interferire con alcuna rete già esistente, né idrica, né elettrica, né con i gasdotti o la rete di telecomunicazione. Le stesse occupazioni cantieristiche porteranno a modificare la viabilità solo per un periodo di tempo limitato. Saranno, in ogni caso, segnalati percorsi alternativi laddove la percorribilità stradale risultasse temporaneamente impraticabile.

UN SITO DEDICATO. La novità di questo intervento è la realizzazione di un sito internet (www.nuovadorsalebrianza.it) interamente dedicato ai lavori per informare i cittadini sullo stato di avanzamento e sulle attività svolte nei singoli Comuni. L’obiettivo è soprattutto quello di aumentare la consapevolezza e la comprensione di tutti, per una reciproca collaborazione e un sereno svolgimento del progetto. Sulle pagine web verrà raccontata, passo dopo passo, la realizzazione della nuova dorsale di acquedotto coinvolgendo i cittadini nelle attività di cantiere.

PREVENIRE CRITICITÀ. La realizzazione delle due nuove infrastrutture di acquedotto, dal Comune di Concorezzo al Comune di Lesmo e dal Comune di Arcore al Comune di Usmate Velate, “nasce dalla volontà di prevenire possibili future criticità in termini di dotazione idrica dei comuni della Brianza e per farsi trovare pronti a soddisfare gli eventuali fabbisogni del prossimo futuro”, sottolinea il Presidente e AD di BrianzAcque Enrico Boerci.

BRIANZACQUE: SGUARDO AL FUTURO. Nella sua interezza, il progetto è parte di un programma originario di realizzazione di nuove dorsali per garantire la ridondanza e la funzionalità anche in condizioni critiche del sistema acquedottistico. Ma non solo, “l’obiettivo – aggiunge Boerci - è anche migliorare la qualità delle acque e la resistenza della rete idrica contro i fenomeni siccitosi determinati dal cambiamento climatico mediante il rafforzamento della rete esistente e la realizzazione di nuove condutture dove necessario. Il nostro sforzo va nel segno dell’impegno a governare al meglio la nuova variabilità del clima con la progettazione e la realizzazione di infrastrutture capaci di tutelare la risorsa idrica, di rendere i nostri territori più resilienti e di rigenerarli in chiave innovativa e sostenibile”.

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