Prende il largo Brianza in Brocca, il progetto di BrianzAcque che punta a moltiplicare la presenza di acqua pubblica di qualità sui tavoli dei ristoranti e della pizzerie di Monza e Brianza.
Dopo la sigla della dichiarazione d’intenti, firmata lo scorso 22 marzo (Giornata Mondiale dell’acqua) con Camera di Commercio, Confcommercio, Provincia e Comune di Monza, è scattata la fase operativa.
Grazie ad un apposito sito web di comunicazione, all’attivazione di canali social, a una particolare brocca di design, a un logo identificativo, a eventi “water dedicated” e a un contest che offre la possibilità di vincere cene omaggio nei locali aderenti, BrianzAcque persegue la “mission” di mettere i cittadini in grado di scegliere liberamente cosa bere non solo a casa, ma anche al ristorante, incentivando buone pratiche e stili di vita virtuosi nel segno della sostenibilità ambientale. Attraverso questa campagna, la monoutility dell’idrico locale si pone inoltre l’obiettivo di contribuire al sostegno e al rilancio delle attività commerciali di ristorazione presenti sul territorio.
L’iniziativa, è stata presentata in mattinata, a Monza, nella sede della public company del servizio idrico locale, alla presenza dei promotori, dei partner e di tutti gli attori coinvolti.
Ha sottolineato Enrico Boerci, presidente di BrianzAcque: “A marzo, abbiamo lanciato un’idea. Oggi, siamo orgogliosi di dare il via a un progetto concreto con l’intento di valorizzare e tutelare la nostra acqua nei locali di ristorazione per un futuro sempre più sostenibile. Un progetto che portiamo avanti insieme coinvolgendo e <mettendo in rete> cittadini, realtà istituzionali ed economiche del territorio”. Brianza in Brocca sta incassando il gradimento e la condivisione da parte di una base partecipativa sempre più allargata di enti locali e di operatori commerciali. Sono già 10 i comuni – soci che hanno scelto di supportare il progetto offrendo il loro patrocinio. A Monza, si sono aggiunti Bernareggio, Besana in Brianza, Busnago, Desio, Lissone, Macherio, Mezzago, Seveso, Triuggio, Usmate Velate. In crescita anche il numero degli esercenti per i quali il passaggio dall’acqua “confezionata” a quella “sfusa” del rubinetto, oltre a rappresentare una pratica “green” e sostenibile, è un’ opportunità economica per il contenimento delle spese e per l’ingresso nel “network” realizzato da BrianzAcque che consentirà di ottenere visibilità a costo zero.
“Brianza in Brocca è una iniziativa all’insegna della sostenibilità che rientra tra i comportamenti etici che gli imprenditori della ristorazione possono intraprendere in tema di buone prassi, diventando anche un esempio per altri – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli,Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza - Si tratta di attitudini nella gestione della propria attività aziendale che, ponendo attenzione verso l’impatto ambientale, possono essere considerate virtuose. Come Camera di commercio crediamo che la responsabilità sociale d’impresa riguardi anche una gestione consapevole delle risorse naturali e che al contempo generi competitività. Ed è per queste ragioni che promuoviamo e valorizziamo questa iniziativa, sostenendo un modello del “fare impresa” fondato su comportamenti sempre più consapevoli”.
Andrea Resnati, Presidente categoria ristoratori Unione Commercianti Confcommercio Milano, Lodi e Monza e Brianza ha spiegato: “Negli Usa e non solo, l’acqua di rete viene portata in tavola di defoult. Anche da noi, ci sono esercenti che già lo fanno, ma rappresentano ancora un’ eccezione. Anche grazie a questa bella iniziativa, vorremmo che diventassero sempre di più”.
L’attività di BrianzAcque, per l’intera durata del progetto, si concretizzerà in un piano di promozione articolato in una serie di azioni e di strumenti:
www.brianzainbrocca.it, da settembre, una cena omaggio per due persone ogni mese
La piattaforma web di comunicazione interattiva è una community che aggrega ristoratori, cittadini e comuni , generando occasioni di contatto e di aggregazione. Il sito www.brianzainbrocca.it permette di entrare nel mondo della buona acqua fornita dagli acquedotti e di scoprirne caratteristiche e curiosità. Ai ristoratori offre l’opportunità di pubblicizzare gratuitamente il proprio locale con immagini, menù e specialità. Ai cittadini della Brianza che si iscrivono, riserva invece la straordinaria possibilità di partecipare ad una serie di eventi incentrati sull’acqua. Da settembre, un concorso a premi metterà in palio ogni mese una cena per due persone in uno degli esercizi aderenti. Per aspirare ai “posti a tavola” occorrerà postare sui social una foto e una breve ricetta di un piatto o di una preparazione che abbia come ingrediente base l’acqua. Polenta, thè, pan tramvai, water detox, tisane, brodo sono solo alcuni esempi delle proposte gastronomiche richieste, tese a privilegiare cibi locali , esattamente come l’acqua a km.0.
Drop, la brocca di design con l’imboccatura a forma di goccia
Simbolo del progetto, è “Drop” (goccia), l’originale brocca in vetro, opera del giovane designer Alberto Ghirardello, vicentino di nascita e milanese d’azione, che si è aggiudicato il contest “Brocca per l’acqua di Brianza”, lanciato da Camera di Commercio di Monza e Brianza in occasione del Fuorisalone 2016. La caraffa, dai tratti eleganti, ha come segno estetico distintivo l’imboccatura a forma di goccia che favorisce il versamento del liquido contenuto. E’ stata prototipata e prodotta con lavorazione artigianale “made in Brianza”.
Francesca Dell’Aquila, assessore alle politiche Culturali e di sostenibilità del Comune di Monza, si è così espressa: “Siamo felici di partecipare a quest’iniziativa efficace che pone il tema della sostenibilità come realizzabile attraverso azioni precise e concrete. Brianza in Brocca oltremodo è perfettamente in linea con altre iniziative promosse dal Comune, in particolare con quelle contro lo spreco alimentare”. Il suo collega di giunta Carlo Abbà, assessore alle attività produttive, ha aggiunto: “Il Comune di Monza è coinvolto in numerosi progetti che alimentano il gioco di squadra tra noi e l’imprenditorialità a vantaggio del territorio. La Brianza è pronta per far fronte alle nuove necessità dei mercati esteri, primo fra tutti quello cinese dove si è creato un nuova classe media che non chiede più prodotti seriali, ma lavorazioni di nicchia, frutto della cooperazione tra artigiani e designer”.
“Brianza in Brocca è uno spin- off delle casette <Abbracciambiente> presentate con successo in Expo per l’innovazione del consumo della risorsa idrica locale -ha concluso, Pietro Virtuani, consigliere delegato della Provincia di Monza e della Brianza - Questo progetto deve espandersi sempre di più, fino a coinvolgere il maggior numero di comuni della Provincia. Tanto più alta sarà l’adesione, tanto più basso sarà il quantitativo di rifiuti da smaltire”.
Segni distintivi dei locali aderenti
I locali che partecipano a “Brianza in Brocca” sono riconoscibili da una vetrofania “Acqua di Brianza DOCMB”, apposta sulle vetrine . Ogni esercizio pubblico riceverà il kit fornito da BrianzAcque, che prevede venti brocche in omaggio, con la possibilità di riceverne anche in numero maggiore a seconda della quantità di posti e delle singole esigenze. L’acqua “imbroccata” è economica perchè consente a tutti di risparmiare. Un litro di H2o del rubinetto costa 0,00112 euro al litro, in media 240 volte meno della “minerale” in bottiglia. E’ ecologica in quanto abbatte l’inquinamento (meno plastica, meno camion trasportatori, meno traffico). E’ potabile, sana, di qualità perché rigorosamente controllata attraverso analisi periodiche e rigorose. Un mix di motivi che ne rende consigliabile l’utilizzo sia ai ristoratori, sia ai loro clienti.
“Brianza in Brocca” è la naturale prosecuzione di un percorso per la sensibilizzazione al consumo di acqua dell’acquedotto che BrianzAcque già nel 2009, anticipando altre realtà, aveva avviato con la distribuzione nelle scuole dell’obbligo dell’Acqua del Sindaco e che ha poi proseguito con percorsi di educazione ambientale e, più di recente, con l’apertura sul territorio di 33 casette dell’acqua, postazioni self service da cui viene spillata risorsa idrica soggetta a rigorosi controlli e analisi, al costo poco più che simbolico di 5 centesimi al litro.