Si estende sempre più l’area dei luoghi devastati dal terremoto che saranno destinatari degli interventi di ricostruzione donati da BrianzAcque. Dopo il Lazio e le Marche, la macchina della solidarietà dell’idrico brianzolo ha raggiunto anche l’Umbria.
Nei giorni scorsi, una delegazione di BrianzAcque è tornata ad Amatrice e ad Accumoli per svolgere i sopralluoghi necessari all'avvio della progettazione degli interventi in aiuto ai due comuni colpiti dal terremoto dello scorso 24 agosto. Prima di recarsi nei paesi laziali, il presidente Enrico Boerci, lo staff di tecnici della società e un rappresentante dell'ATO di Monza e Brianza, hanno avuto un importante incontro con il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno con l’obiettivo di dare una mano anche la città umbra, colpita dal secondo sisma nell’autunno 2016. Considerata l'attenzione che il Governo sta rivolgendo agli interventi di BrianzAcque nei comuni terremotati del centro Italia, prima di rientrare, la “rappresentanza” della local utility dell’acqua brianzola, ha infine fatto tappa a Terni, nella sede del DICOMAC (Direzione Comando e Controllo della Protezione Civile).
"Abbiamo compiuto un grande passo in avanti e ora possiamo iniziare a lavorare alla progettazione degli interventi per Amatrice e Accumoli che illustreremo meglio nelle prossime settimane” - esordisce il presidente di Brianzacque, Enrico Boerci. “A Norcia- continua- siamo stati contattati dopo che a livello nazionale era giunta notizia della nostra scelta di attenzione e solidarietà finalizzata a realizzare opere infrastrutturali intervenendo direttamente sul posto e non solo mobilitandosi con l’invio di donazioni. Sia ad Amatrice che a Norcia potremmo essere partner di progetti di grandissimo valore pratico e simbolico per il futuro delle popolazioni alle quali il terremoto ha tolto un pezzo significativo di passato e lo sguardo sul futuro. “È stato anche un onore -conclude Boerci - essere invitati nella sede del DICOMAC del Governo a Terni proprio per l’importanza che sta assumendo il nostro impegno fattivo a sostegno della ricostruzione vera delle città e della loro qualità di vita dopo mesi e mesi di paura e disagi che il terremoto sta seminando a più riprese".
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