per investimenti, fatturato e profitti.
L’assemblea dei soci ha detto “sì” all’unanimità al budget economico2018. Il documento contabile di previsione del gestore dell’idrico nell’ambito di Monza e Brianza, già avallato dal Consiglio di Amministrazione e dal Comitato di Controllo Analogo, evidenzia risultati più che confortanti, confermando un trend positivo per investimenti, fatturato e profitti. per i ricavi è previsto un incremento di 1 milione e 950 mila euro: 91.181.000 contro gli 89.233.000 del 2017 (+2.2%). La variazione caratterizzata dal segno positivo è da ricondurre alle molteplici operazioni societarie di acquisto e cessione di reti e impianti conclusasi con l’aggregazione dell’acquedotto di Villasanta che, lo scorso anno, hanno fatto sì che BrianzAcque divenisse ad ogni effetto gestore unico del servizio idrico in tutti e 55 i comuni della Provincia targata MB.
Corrono al galoppo gli investimenti che ininterrottamente dal 2011 evidenziamo cifre in continua crescita. L’ammontare degli importi pianificati per il 2018 toccano il tetto di 30.000.000 contro i 24.000.000 del 2017, i 22.870.000 del 2016. Dei tre segmenti che compongono il ciclo idrico integrato, la maggior porzione di fondi è destinata al settore delle fognature (15,2 milioni) con l’estensione delle reti e la creazione di infrastrutture contro gli allagamenti. Seguono, in ordine acquedotto (5,8 milioni) e depurazione (4,4 milioni).
L’assemblea dei soci, partecipata dalla Provincia e da molti dei comuni soci, pari al 73,44% del capitale sociale, è stata introdotta dalla relazione del Presidente, Enrico Boerci, il quale dopo aver sottolineato che si tratta del primo budget che vede BrianzAcque gestore unico per l’intero territorio provinciale, ha detto:“ “Questo documento, sia pur nel suo specifico carattere previsionale, testimonia sempre più quanto BrianzAcque sia un’azienda solida, capace di crescere in modo profittevole e con una gestione trasparente. Oltre a garantire un servizio pubblico primario di qualità BrianzAcque investe, produce utili incrementando di anno in anno il proprio valore a vantaggio di tutti i cittadini. Ritengo che la nostra società sia in grado di competere per efficienza qualità e livello di servizio erogato con i maggiori player del servizio idrico integrato nazionale”.
In linea con la strategia aziendale tesa al miglioramento della qualità, alla sicurezza e al controllo del servizio idrico si ipotizza un incremento controllato dei costi del 3.4% che si attesteranno attorno a 87.435.000. L’incremento è direttamente connesso all’aumento della rete acquedottistica e quindi della popolazione servita ove le utenze complessive sono passate da 121.000 a 161.000. Le voci che maggiormente risentono del mutato perimetro di business sono il personale, i mutui passivi, e le manutenzioni.
Segno positivo anche per il Margine Operativo Lordo (MOL) che si prevede sfiorerà i 7.5 milioni di euro con un ritorno sulle vendite del 8,2%.