Acqua non potabile, ma assolutamente idonea per irrigare prati e superfici green. E’ quella prelevata dai pozzi di prima falda. Opere pubbliche che BrianzAcque sta effettuando nell’ambito delle politiche di risparmio e di contenimento delle risorse idriche. A Oreno di Vimercate, la monoutility dell’idrico locale ne ha completato uno a servizio del Centro Sportivo di via Lodovica. L’acqua, “pescata” dall’impianto ad una profondità di 46 metri, viene impiegata per innaffiare un campo da calcio in erba naturale senza sciupio di preziosa H2O potabile.
Un investimento nel segno della più piena sostenibilità ambientale contro la siccità e per un uso sempre più consapevole dell’ , il cui progetto è stato condiviso con il Comune, proprietario dell’ impianto sportivo. Realizzato in sei mesi è stato finanziato reinvestendo i fondi introitati con bollette pagate dai cittadini.
Osserva il Presidente e AD di BrianzAcque, Enrico Boerci: “Questo genere di opere rappresentano prassi virtuose in quanto si inseriscono in un nuovo filone industriale-gestionale green che va a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e a soddisfare idro esigenze non potabili. Oltre a evitare lo spreco di acqua “trattata”, a consentire un minor sfruttamento delle risorse idriche, il pozzo di Oreno permetterà risparmi sia per la comunità locale, sia per noi gestori del servizio idrico integrato”.
Dichiara il Sindaco, Francesco Cereda: “Essere sostenibili passa dai comportamenti di ognuno di noi tanto quanto da investimenti pubblici che vadano nella giusta direzione. Operazioni come questa sono importantissime perché ci permettono di risparmiare ingenti quantità di acqua potabile, che sappiamo tutti essere una risorsa vitale per tutte le comunità. I recenti problemi di siccità ci hanno insegnato, qualora fosse stato necessario, che è fondamentale fare un uso efficiente e corretto delle risorse idriche, e questa operazione va esattamente in questa direzione”.
“Esprimo soddisfazione per la creazione di questo nuovo pozzo che sarà a disposizione dell'impianto sportivo di Oreno - aggiunge Sergio Frigerio, Assessore ai lavori pubblici - Abbiamo appena passato un’ estate con il problema della siccità dove è diventato prioritario un consumo consapevole dell'acqua. Grazie all'attivazione di questo pozzo potremo usare le acque di prima falda andando a risparmiare sull'utilizzo dell'acqua potabile portando così un risparmio idrico”.
Nel contesto di un clima che cambia e che anche in Brianza la scorsa estate si è manifestato con l’assenza di pioggia, la monoutility dell’idrico prevede altri tre pozzi “gemelli”: a Monza (Centro Sportivo Monzello) e a Lissone, al campo sportivo di via Dante, a Sovico all’Oasi Belvedere. Tutte queste strutture vengono studiate e costruite a uso e consumo di aree verdi esclusivamente di proprietà pubblica. Gli enti locali coinvolti nel 2020 avevano risposto ad una manifestazione di interesse messa a punto dal settore progettazione e pianificazione di BrianzAcque.
Cosa sono e come funzionano?
I pozzi di prima falda sono perforati tutti con lo stesso diametro ma con profondità diverse, variabili dai 45 metri ai 100 metri, a seconda di dove si intercetta la prima falda freatica. In tutti viene istallata una pompa che garantisce la portata massima di 8 litri al secondo. Una volta prelevato, “l’oro blu” è convogliato in un serbatoio di accumulo che funge sia da polmone di riserva, sia per mitigare la temperatura dell’acqua. La risorsa idrica viene quindi incanalata nel sistema di irrigazione esistente e di norma utilizzata per bagnare e manutenere il verde dei campi sportivi, che di norma richiede l’impiego di ingenti quantitativi d’acqua.