Obiettivo centrato. In tempo, per evitare le salate multe europee. Con 22 interventi realizzati sul sistema fognario del territorio servito e un investimento complessivo di 7 milioni e 846 mila euro, BrianzAcque è uscita dalle infrazioni comunitarie entro il termine previsto del 31 dicembre 2015 con notevoli vantaggi per le casse pubbliche, i cittadini e l’ ambiente.
Le opere infrastrutturali, eseguite nel biennio 2014-15, sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa, che oltre al Presidente del gestore unico del servizio idrico integrato Enrico Boerci, ha visto la presenza del Presidente della Provincia , Gigi Ponti, del vice Presidente dell’Ato (Ambito Territoriale Ottimale) Roberto Borin, del Sindaco di Desio, Roberto Corti. Presidente del Comitato Tecnico di Controllo di Brianzacque e di amministratori di Cogliate, Lazzate, Misinto, Limbiate e Meda.
Dieci i comuni coinvolti dai lavori: Caponago, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate, Concorezzo, Lazzate , Limbiate, Meda, Monza e Varedo. Il territorio dove BrianzAcque, gestisce il servizio idrico era interessato dalla direttiva Ue solo per quanto riguarda le problematiche del sistema fognario e non invece per la depurazione.
“Siamo orgogliosi del risultato conseguito: tutto il territorio servito da Brianzacque è fuori dalle infrazioni e nessun comune, nessun cittadino, dovrà pagare multe alla Comunità Europea” – ha dichiarato il Presidente di BrianzAcque, Enrico Boerci: “L’aver risolto in tempo utile le criticità rispetto all’infrazione comunitaria testimonia ancora una volta l’attenzione, la competenza e la sollecitudine con cui l’azienda ha lavorato dimostrando standard pari a quelli del privato”. E ha aggiunto: “Grazie a quasi 8 milioni di investimenti, oltre a dar corso ad un adempimento Ue, abbiamo colmato un gap infrastrutturale che si traduce senz’altro in un deciso contributo al risanamento dell’ambiente ”.
Dei 22 cantieri, 17 hanno portato le condotte della fogna laddove non esistevano, mentre i rimanenti 5, si sono concretizzati nella dismissione di scarichi nei corpi idrici superficiali (fiumi, torrenti, canali eccetera) come a Cesano Maderno, Cogliate, Limbiate e Varedo a beneficio della salute delle acque e degli ecosistemi del Seveso e dei torrenti Lombra e Valmaggiore. In alcuni casi, per superare i problemi legati al dislivelli del terreno sono state installate apposite stazioni di sollevamento.
Complessivamente, gli uffici progettazione tecnica della local utility dell’idrico, hanno posato 14 chilometri di nuove tubazioni. Gli interventi serviranno oltre 9 mila abitanti equivalenti, le cui utenze fognarie ora non saranno più disperse nei terreni o nei corsi d’acqua, ma canalizzate nei vari sistemi di fognatura e trasportate fino ai depuratori esistenti e, infine, restituite alla natura.
Gli interventi più corposi hanno riguardato i comuni di Monza, Limbiate, Meda, Cesano Maderno e Concorezzo.
“L’Ato di Monza e Brianza – ha spiegato il suo vice presidente Roberto Borin- ha contribuito a finanziare alcuni degli interventi per risolvere l’infrazione tramite accordi di programma quadro con Regione Lombardia e tramite fondi propri risultati da economie su interventi precedentemente finanziati o risultanze da bilancio”
“Oggi si certifica che Brianzacque ha ben lavorato progettando ed eseguendo un complesso di lavori che, oltre ad evitare l’esborso di soldi ai cittadini della Brianza, vanno a saldare un’esigenza di infrastrutture idriche del territorio risalente agli anni Settanta-Ottanta”: parole di Gigi Ponti, Presidente della Provincia di Monza e della Brianza e Sindaco di Cesano Maderno che, per il prossimo futuro, ha auspicato un impegno e un concorso da parte di BrianzAcque all’annosa problematica del risanamento dei corsi d’acqua superficiali”.
Espressioni di apprezzamento sono arrivate anche per bocca del Sindaco di Desio, Roberto Corti, Presidente del Comitato di Controllo Analogo di BrianzAcque:”L’azienda non ha disatteso le aspettative dei comuni soci, dimostrando di essere all’altezza del compito affidatole”.
LA PROCEDURA D’INFRAZIONE : NOTA TECNICA
La procedura d’infrazione n°2034/09 è stata avviata dalla Commissione Europea nei confronti dell’Italia per il mancato rispetto degli obblighi previsti dalla Direttiva 91/271/CEE, recepita dall’Italia con il D, Lgs. 152/2006 (cosiddetto Codice dell’Ambiente). La Direttiva prevede che tutti gli agglomerati con carico generato maggiore di 2 mila abitanti equivalenti siano forniti di adeguati sistemi di reti fognarie e di trattamento delle acqua reflue , secondo precise scadenze temporali, ormai passate, in funzione del numero di abitanti equivalenti e dell’area di scarico delle acque.