In Brianza, contro il rischio idraulico un patto di ferro tra Ordine degli Ingegneri e BrianzAcque

Istituito un tavolo tecnico permanente in aiuto ai Comuni del territorio dell’ambito gestito, tutti classificati in fascia di alta criticità idraulica.
Data
Dove
Conferenza stampa
Monza
4/11/2020

L’intensificazione degli effetti dei cambiamenti climatici come bombe d’acqua, precipitazioni intense e ravvicinate con  danni e disagi a persone e cose. E un territorio, la Brianza,  tra i più urbanizzati e popolosi d’Italia, che con  una ridotta superficie permeabile, vede una contrazione della capacità dei terreni e delle fognature di assorbire e di trattenere l’acqua.  In questo contesto, BrianzAcque,  già dal 2014 ha posto il corretto governo delle acque piovane al centro dei propri obiettivi in campo di politiche ambientali e di sicurezza urbana. Un impegno che si è rafforzato, nel 2017, dopo l’introduzione da parte di Regione Lombardia del principio di invarianza idraulica e idrologica. Tre parole traducibili in sintesi nella volontà di ridurre l’impatto delle acque piovane determinate dalle nuove attività di trasformazione del territorio attraverso azioni virtuose, il riuso della risorsa idrica e il ripristino dei cicli naturali. Questa normativa, destinata ai Comuni, chiamati a redigere appositi studi per la gestione del rischio idraulico,  è stata recepita da BrianzAcque che, facendo leva sulle proprie competenze e sul know how sviluppato nel settore,  in accordo con l’ATO di Monza e Brianza, si è accollata il compito di redigere gli studi per conto di  53 comuni del bacino di riferimento, tutti, nessuno escluso,  classificati in fascia di alta criticità idraulicaDopo aver dato vita ad un team interno di professionisti dedicati, che si avvale del supporto di INU, (Istituto Nazionale di Urbanistica) e dei dipartimenti di tre Università lombarde,  ha ora siglato un accordo con l’Ordine degli Ingegneri di Monza e Brianza. Di fatto, il patto si traduce nell’istituzione di un tavolo tecnico permanente sui temi dell’invarianza idraulica e delle nuove opere di urbanizzazione. Un working group in progress che funga da punto di riferimento per i comuni della Provincia e per i professionisti, uniformando le procedure, promuovendo eventi formativi, un intendere partecipato e condiviso atto a creare altresì una cultura del rischio idraulico.

Ha rilevato il Presidente e Ad di BrianzAcque, Enrico Boerci: “L’alleanza con l’Ordine degli Ingegneri per una collaborazione stabile contro il rischio idraulico è strategica, in quanto implica un’ attività congiunta tra noi, ente gestore del servizio idrico e i progettisti, chiamati a dare concreta attuazione sul campo  agli studi e alle  norme contenute nel regolamento dell’invarianza. Sono convinto che per far fronte a problematiche come quella del corretto governo delle acque piovane si rendano sempre  più necessari  approcci interdisciplinari e forme cooperative tra diversi soggetti , istituzioni, atenei,  enti di ricerca così da creare partnership sinergiche.  Anche in questo frangente,  BrianzAcque dimostra tutta la propria resilienza nell’affrontare  una criticità e trasformarla  in un’opportunità nell’ottica di un nuovo approccio al futuro del territorio e del paesaggio”.   

Pierpaolo Cicchiello, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Monza e della Brianza, ha dichiarato: “L’Ordine degli Ingegneri di Monza e della Brianza,partecipando al progetto Brianza Restart (che vede coinvolti enti pubblici e privati, associazioni professionali e di categoria e ambientali, sindacati etc.. con la regia della Provincia di Monza Brianza) ha iniziato un percorso di attività sinergica con le realtà del territorio incrementando i contatti già in essere. In quest’ ottica in particolare si è attivato per costituire una partnership con Brianzacque relativa all’importante tematica dell’ invarianza idraulica e geologica che riteniamo di grande valore e di notevole utilità sia per i professionisti del settore , sia per gli enti pubblici. L’ obiettivo è quello di offrire un servizio alla collettività –elemento costitutivo dell’attività dell’ Ordine- ,ma anche di contribuire a implementare una cultura sul tema dell’ invarianza che , importante tassello  per la tutela dell’ ambiente del nostro territorio che peraltro presenta notevoli fragilità di natura idrogeologica”.

Intervenendo alla video conferenza stampa, svoltasi in mattinata,   Dario Fossati , Direttore Vicario U.O. Difesa del suolo e Gestione attività commissariali  - DG Territorio e Protezione Civile, Regione Lombardia ha evidenziato come tra i compiti di Regione Lombardia rientrino anche la verifica e la misurazione sul campo rispetto alla concreta applicazione dei provvedimenti adottati. Più nel merito, ha parlato della normativa sull’invarianza come di uno strumento che consentirà di non aggravare ulteriormente la gestione del rischio idraulico e, a lungo termine, di migliorare la situazione.  E riferendosi alla realtà di BrianzAcque, l’ha definita un’eccellenza nell’ambito del Servizio Idrico Integrato lombardo, un’azienda capace di guardare avanti sviluppando conoscenze e, nel caso specifico, affiancando le Amministrazioni Comunali nel non semplice compito di realizzare gli studi comunali sul rischio idraulico.  

In conclusione, le considerazioni di Massimiliano Ferazzini, direttore del settore Progettazione e Pianificazione di BrianzAcque: “ L’attenuazione del rischio idraulico sul nostro territori passa attraverso l’impegno di tutti: dall’ente gestore, ai comuni, al singolo cittadino e al suo professionista. E’ necessario fare sistema per attuare una strategia coordinata”

Studi Comunali di gestione del Rischio Idraulico

Gli studi comunali di gestione del rischio idraulico che i Comuni sono tenuti a  predisporre contengono la mappatura delle attuali condizioni di rischio idraulico del territorio, derivante sia dai corsi d’acqua che dalla rete di fognatura, e illustrano le misure risolutive individuate per il controllo e per la riduzione delle condizioni di rischio. I risultati dello studio vanno infine recepiti dai singoli Piani di Governo del Territorio (PGT).

La verifica di invarianza Idraulica

In linea generale, la verifica di invarianza idraulica sottintende che la portata d’acqua generata da una riqualificazione e/o modifica urbanistica sia inferiore o al più uguale a quella generata dalla situazione preesistente, e che comunque rispetti  i valori massimi imposti dalle normative e dall’ente gestore del corso d’acqua o della rete fognaria di recapito. L’attività che viene svolta dal team dedicato di BrianzAcque, composto da professionisti del Settore Progettazione e Pianificazione Territoriale con il supporto tecnico-scientifico, metodologico e di ricerca di INU e degli atenei di Milano Bicocca (Dipartimento di Scienze dell’ambiente e della Terra); Università degli Studi di Brescia (Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e Matematica) e Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, Produzione, Territorio ed Energia), comporta un’attività di raccolta e di analisi dei dati, la costruzione di un modello digitale del terreno, l’esecuzione di rilievi sul territorio e sui reticoli idrici. Ancora: l’implementazione del modello matematico-idraulico; l’analisi dello stato di fatto con l’individuazione delle aree di allagamento, le proposte  preliminare di misure strutturali e la definizione degli interventi risolutivi.

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