Anche per l’intera Fase 2, si potrà continuare a spillare l’acqua delle casette in modo gratuito, senza utilizzare la tessera, nè pagare un solo centesimo.
Lo ha deciso BrianzAcque, nell’ambito di una serie di semplificazioni e di agevolazioni economiche adottate in tempi di Covid- 19 in favore dei cittadini. Commenta il Presidente e Ad, Enrico Boerci: “Se si esclude un break di due settimane, le casette riaperte gradualmente nel rispetto delle normative nazionali e regionali e in accordo con le Amministrazioni Comunali, hanno fornito e continuano a fornire un servizio importante ai brianzoli, permettendo loro di risparmiare, di evitare file al supermercato, di fare del bene all’ambiente sempre più bisognoso di attenzioni”. E in pieno lockdown, la local utility dell’idrico, rispettando la sicurezza e salute dei lavoratori, è riuscita a farne posizionare altre tre: a Cogliate, a Giussano, a Muggiò, rafforzando così l’intero parco di distibutori self service presente sul territorio di competenza.
Nell’effettuazione dei prelievi, BrianzAcque chiede agli utenti senso di responsabilità, l’ indosso di guanti e mascherina, il mantenimento di almeno 1 metro di distanza tra le persone in coda con le bottiglie. Si raccomanda inoltre di non creare assembramenti e di rispettare le norme igieniche, ad esempio non toccando gli erogatori con le mani. Nel corso della pandemia, in tutte le postazioni è stato potenziato il servizio di pulizia e di sanificazione delle strutture e degli impianti con interventi bisettimanali.
A tutt’oggi, in Brianza le casette sono attive in 37 comuni su 42 : Agrate Brianza, Albiate, Barlassina, Bernareggio, Biassono, Brugherio, Burago di Molgora, Cabiate, Camparada, Caponago, Carnate, Cavenago, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate, Cornate d’Adda, Correzzana, Desio, Lazzate, Lentate sul Seveso, Limbiate, Lissone, Macherio, Meda, Mezzago, Nova Milanese, Misinto, Monza, Muggiò, Renate, Seregno, Seveso, Sovico, Sulbiate, Triuggio, Varedo e Vedano al Lambro. Sono solo 5 le Municipalità i cui sindaci, per motivi ed esigenze diverse, hanno deciso di non riaprirle.
Si ricorda che l’acqua potabile che arriva nelle casette e ancor prima nei rubinetti delle abitazioni è sicura, controllata, di qualità.
I chioschi, che distribuiscono acqua liscia e gasata, fredda e a temperatura ambiente, sono amati e utilizzati da una larga fascia di popolazione e rispondono al principio di sostenibilità ambientale. Nel 2019, le 66 casette dell’acqua installate sul territorio, hanno erogato quasi 10 milioni di litri di H20, facendo risparmiare l’utilizzo di 6,6 milioni di bottiglie di plastica da 1.5 litri.