Martedì 11 ottobre il nostro Direttore Area Tecnica Ing. Ludovico Mariani e l'Ing. Luca Pedrazzi, Responsabile Operativo Impianti Depurazione sono intervenuti, in qualità di relatori, alla giornata di studio “La vetustà degli impianti di depurazione delle acque reflue: criticità ed interventi”, importante occasione anche di confronto organizzato dall’Università degli Studi di Brescia e dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia.
Nel corso degli interventi hanno dato un contributo significativo alla discussione dell’argomento, illustrando il punto di vista di Brianzacque, con specifico riferimento alle problematiche e alle criticità dei grandi impianti di depurazione, come quello di Monza, ed alle strategie di intervento per porvi rimedio.
Dopo aver evidenziato le criticità che tipicamente interessano un impianto di depurazione in funzione della vetustà e dell’obsolescenza tecnologica, quali ad esempio il decremento di efficacia ed efficienza, l’aumento dei rischi di fermata, le crescenti difficoltà manutentive, il peggioramento delle condizioni di sicurezza degli operatori, hanno posto l’enfasi su un ulteriore parametro di valutazione dello stato di un impianto, oggi più che mai importante: il decadimento o l’inadeguatezza delle prestazioni energetiche. L’attuale scenario caratterizzato da costi alle stelle dell’energia con conseguente erosione dei margini impone infatti un diverso approccio alle esigenze di rinnovo e ristrutturazione di parti o sezione d’impianto, nel quale è necessario considerare accuratamente gli effetti sulla filiera di processo e valutare, oltre ai miglioramenti qualitativi ottenibili sul trattamento, anche i benefici in termini di riduzione del consumo di energia e/o di chemicals o di produzione fanghi. Un’ attenta valutazione proiettata sul medio termine, considerando capex ed opex associati, può correttamente supportare la scelta se riparare, rinnovare o adottare una nuova tecnologia.
